Le Giornate di Primavera del FAI promuovono e patrocinano da molti anni, anche a Reggio Calabria, mostre e iniziative culturali di ricerca tese a diffondere la conoscenza del nostro patrimonio artistico, soprattutto fra le giovani generazioni. Quest’anno, tra le altre iniziative, sarà allestito un percorso didattico all’interno del Museo Diocesano “Mons. A. Sorrentino”, aperto il 7 ottobre scorso, vero e proprio ‘scrigno’ di testimonianze di storia dell’arte sacra.
L’attività sarà posta in essere dagli alunni dell’Istituto Statale d’Arte “A. Frangipane”, che si cimenteranno nel ruolo di apprendisti ciceroni, per guidare i visitatori tra paramenti sacri, oggetti liturgici, dipinti, argenti e frammenti lapidei, testimonianza e memoria dell’operato dei Vescovi e della vita liturgica e pastorale dell’Arcidiocesi di Reggio Calabria – Bova.
Il Museo diocesano conserva manufatti di notevole importanza e riveste, dunque, un ruolo rilevante riguardo alla conservazione, tutela e valorizzazione di opere rappresentative della storia ecclesiale cittadina.
In particolare, ispirandosi al tema La Chiesa reggina-bovese e l’Unità d’Italia, saranno evidenziate lungo il percorso le opere risalenti al periodo risorgimentale e relative all’attività dei vescovi che si sono succeduti a Reggio e Bova dal 1818 al 1871: in particolare, a Reggio gli arcivescovi Tommasini, Bellorado, Ciampa, Di Benedetto e Ricciardi, e a Bova i vescovi Laudisio, Giove e Rozzolino.
Gli apprendisti ciceroni , opportunamente preparati dai loro docenti di Storia dell’arte, forniranno accurate descrizioni dei singoli manufatti e presenteranno i loro lavori di riproduzione e restituzione grafica realizzati presso l’I.S.A. “A. Frangipane” sotto la guida del docente di Laboratorio pittorico.
L’iniziativa è aperta al pubblico durante le Giornate di Primavera(per le scolaresche su prenotazione):
venerdì 25 marzo h 9-13
sabato 26 marzo h 9-13 e 16-19
domenica 27 marzo h 9-13 e 16-19
L’adesione dei docenti all’iniziativa è scaturita dall’intento di avvicinare i giovani studenti al valore storico-artistico e culturale del territorio, della città, attraverso un’esperienza diretta, realizzata sul campo e aperta a tutta la cittadinanza. In questo modo il lavoro scolastico si coniuga con le finalità del FAI.
