Arcidiocesi

Una diocesi è costituita dal territorio e dagli edifici architettonici che vi insistono, ma essa è rappresentata anzitutto dalla memoria delle persone e delle loro vicende individuali, comunitarie, religiose, ecclesiali e civili. Sono, quindi, suoi elementi fondamentali: la cultura e la ricchezza dei beni immateriali, l’esperienza di santità e di vita cristiana di vescovi, sacerdoti, consacrati e laici.

Da tali premesse assume trae significato e rilevanza la vicenda storica di un’istituzione qual è la diocesi e, nel nostro caso, quella millenaria di Reggio Calabria – Bova, risultante dalla fusione dell’Arcidiocesi di Reggio Calabria e della Diocesi di Bova, per la riorganizzazione geografica ecclesiastica italiana operata con Decreto pontificio del 30 settembre 1986. (si veda la mappa a fianco).

La tradizione ricorda come primo vescovo di Reggio Santo Stefano da Nicea, lasciato da San Paolo (Atti degli Apostoli 28,13), la cui memoria è liturgicamente celebrata il 5 luglio. Il primo vescovo di cui si hanno notizie storiche documentate è un certo Lucio, anteriore al 590, di cui parla San Gregorio Magno nel suo epistolario. Da allora la cronotassi ufficiale registra 93 vescovi che hanno governato la diocesi, fino all’attuale, monsignor Giuseppe Fiorini Morosini.

La storia della Chiesa reggina segue le vicende della Chiesa Cattolica in un’alternanza di legami con le sedi di Roma prima e di Costantinopoli dopo, fino all’avvento dei Normanni (1061) che la restituirono all’influenza latina. In alcune zone le radici orientali sopravvissero fino al sec. XVII: a Reggio nella Protopapale della Cattolica, nella città di Sant’Agata e nei territori di Calamizzi, Motta San Giovanni, Pentidattilo, Montebello e nell’intera Diocesi di Bova mediante la liturgia, la lingua e il clero greco. I santi più numerosi sono, infatti, i santi italo-greci, la cui fama sopravvive anche in Oriente: Cipriano, Arsenio di Reggio, Tommaso di Terreti, Elia di Reggio detto lo Speleota, San Luca di Bova, Fantino e Gerosimo di Valle Tuccio, per citarne alcuni.

Il primato della Chiesa reggina, nell’ambito della provincia ecclesiastica della Calabria, è stato riconosciuto sia durante il periodo bizantino che in quello latino: la Metropolia di Reggio comprendeva le diocesi suffraganee di Bova, Cariati, Cassano, Crotone, Gerace, Nicotera, Tropea, Oppido Mamertina, Nicastro e Squillace.

Tra gli arcivescovi che hanno illustrato la Chiesa reggina, degni di particolare menzione per santità, dottrina e zelo sono i greco-bizantini Cirillo e Nicola (sec. XI), quest’ultimo denominato “metropolita della Calabria e della Sicilia” perché incaricato di sovrintendere alle chiese dell’isola durante la dominazione araba. Tra i latini, il minimo Gaspare Del Fosso e il palermitano Annibale D’Afflitto nei sec. XVI-XVII, per la loro intensa attività pastorale in attuazione del Concilio di Trento. Più vicini a noi il cardinal Gennaro Portanova, eminente pastore e uomo di cultura filosofica; Enrico Montalbetti, per l’illuminata saggezza pedagogico-catechistica; Antonio Lanza, per il suo vasto e profondo magistero nella teologia morale; il somasco Giovanni Ferro per l’infaticabile attività caritativa e spirituale; Aurelio Sorrentino per l’azione riformatrice e l’incremento degli organismi di partecipazione ecclesiale, secondo le indicazioni del Concilio Vaticano II.

Dal 9 settembre 2013, sulla cattedra di Santo Stefano da Nicea siede mons. Giuseppe Fiorini Morosini, succeduto a mons. Vittorio Luigi Mondello, ora Vescovo emerito, durante il cui episcopato, il 7 ottobre 2010, il Museo diocesano è stato inaugurato.

Oggi l’Arcidiocesi di Reggio Calabria – Bova conta 25 comuni e 116 parrocchie, con una popolazione di 286.043 abitanti di cui cattolici 270.421; sacerdoti diocesani residenti 115; religiosi 51; diaconi permanenti 48; seminaristi teologi 30; religiose 292.
I comuni della Diocesi, tutti in provincia di Reggio Calabria, sono: Bagaladi; Bagnara Calabra; Bova; Bova Marina; Brancaleone; Calanna, Campo Calabro; Cardeto; Condofuri; Fiumara; Laganadi; Melilo Porto Salvo; Montebello Jonico; Motta San Giovanni; Palizzi; Reggio di Calabria; Roccaforte del Greco; Roghudi; San Lorenzo; San Roberto; Sant’Alessio in Aspromonte; Santo Stefano in Aspromonte; Scilla; Staiti; Villa San Giovanni. La Chiesa Cattedrale è dedicata a Maria SS.Assunta in Cielo (15 agosto), la Chiesa concattedrale è dedicata a S. Maria dell’Isodia (Presentazione al Tempio).

(Testo di mons. Antonino Denisi, Decano del Capitolo della Cattedrale)

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